sabato 31 dicembre 2011

Corso: biscotti decorati in ghiaccia reale in collaborazione con Living 24 Treviso


Dopo il successo dei corsi base sulla ghiaccia reale a Treviso ecco il nuovo corso che mi porterà ancora una volta a Treviso: i biscotti decorati con la ghiaccia reale e dipinti.

Il corso si svolgerà lunedì 9 gennaio 2012.

Le immagini sono solo di riferimento: le festività e i bimbi sempre a casa sempre non mi hanno permesso di preparare i lavori che faremo. Oltre a dipingere i biscotti li decoreremo con delle piccole roselline in ghiaccia reale.

Il programma sarà il seguente:

  • Preparazione della ghiaccia reale a consistenza run-out per il riempimento dei biscotti;
  • Realizzazione del contorno;
  • Riempimento;
  • Realizzazione delle roselline in ghiaccia reale;
  • Pittura a mano con coloranti alimentari.

Il corso è rivolto a coloro che hanno precedentemente partecipato ai miei corsi base sulla ghiaccia reale.


Per informazioni rivolgersi a:

LIVING 24 - Sig.ra Alessandra Balzaro
Viale Fratelli Bandiera, 24
31100 Trviso

Tel 0422 1742095
e-mail: posta@living-24.it



Vi aspetto per divertirci insieme :)

A presto,



venerdì 30 dicembre 2011

Biscotti decorati: borsetta e scarpa di Ann Skipp - Traduzioni per Squires Kitchen

Royal Icing Projects




Ed eccoci alla fine di quest'anno 2011 e, come di consueto, all'appuntamento con la traduzione mensile per Squires Kitchen.

Le festività e i vari impegni mi costringono a scegliere progetti un po' più semplici, ma forse anche per questo più fruibili. Questo mese la mia scelta è caduta su questi deliziosi biscotti decorati: mi sono piaciuti subito e sono certa che la loro delicatezza stupirà quelli di voi che avranno la fortuna di riceverli in dono.

L'originale, in lingua inglese, è apparso sul numero 109 (non più disponibile) della rivista Cakes & Sugarcraft  pubblicata da Squires Kitchen.

Vi lascio alla lettura augurandomi che la troviate piacevole e che sia un ulteriore stimolo per provare a giocare con la ghiaccia reale :)

A presto,





PDF della traduzione Biscotti Decorati a scarpa e borsetta

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martedì 6 dicembre 2011

Corso sulla ghiaccia reale-Napoli 21 e 22 gennaio 2012- in collaborazione con Silovoglio



Compatibilmente con le mie esigenze familiari mi capita ultimamente di viaggiare per l'Italia. La passione per l'arte della ghiaccia reale sembra allargarsi, sebbene rimanga sempre un settore di "nicchia". Quindi ecco il prossimo corso che ho in programma, questa volta a Napoli :)

Saranno previsti tre moduli divisi per livelli di abilità.

Ecco il programma:

LIVELLO PRINCIPIANTI ASSOLUTI sabato 21.01.2012 mattino-impostazione delle basi fondamentali



I° modulo: 4 ore 

Breve introduzione

La ghiaccia reale:

·       Cenni storici;
·       Regole per la corretta preparazione della ghiaccia reale;
·     Spiegazione delle varianti nella preparazione della ghiaccia reale con albume crudo e i due tipi di albume disidratato (pure albumen – fortified albumen);
·       Additivi;
·       Vari tipi di zucchero a velo;
·       Conservazione della ghiaccia reale;
·       Colorazione della ghiaccia reale: vari tipi di coloranti e loro utilizzo;
·       Beccucci.

Parte pratica:

·       Preparazione della ghiaccia reale (questa parte necessita di un Kenwood con frusta K);
·       Spiegazione delle varie consistenze: stiff peaks, off peaks, soft peaks, due consistenze run-   out;
·       Realizzazione di un conetto di carta forno; 

Approccio alla ghiaccia reale -cominciamo dalle basi-:

  • Impugniamo correttamente il conetto con la ghiaccia;
  • Esercizi preparatori mirati all’apprendimento delle basi fondamentali;
  • Pressure Piped Embroidery/Scratch Embroidery

LIVELLO PRINCIPIANTI/INTERMEDIO sabato 21.01.2012 pomeriggio-realizzazione di una placca di 15 cm con roselline in ghiaccia reale




II° modulo: 4 ore

Breve introduzione

Parte pratica:

·       Preparazione della ghiaccia reale (con Kenwood);
·       Tecnica per realizzare roselline su uno stuzzicadente;
·       Composizione e decorazione della placca;


Livello: AVANZATO domenica 22.01.2012 intera giornata– Realizzazione di una torta con tecnica Oriental String Work





La prima foto che introduce a questo post è l'immagine della torta intera.


III° modulo: 8 ore

NOTA IMPORTANTE: Modulo rivolto a coloro che abbiano appreso correttamente e ben praticato le basi della ghiaccia reale. E’ richiesta una buona manualità. Non saranno ammessi principianti anche se avessero partecipato al primo modulo di 4 ore.
E’ richiesto inoltre che i partecipanti sappiano preparare un conetto di carta forno e correttamente rivestire di pasta di zucchero una base di polistirolo con vassoio IN MODO AUTONOMO.

Essendo questo un modulo a tecniche avanzate le iscrizioni dovranno essere da me approvate previa visione di lavori in ghiaccia reale realizzati in precedenza, questo per verificare l'effettivo livello di abilità e non penalizzare l'intero svolgimento del corso.


Breve introduzione;

Parte Pratica:

  • Preparazione della ghiaccia reale (con Kenwood);
  • Realizzazione di una placca -top della torta a tecnica run-out-;
  • Oriental String Work sulle pareti della torta;
  • Rifinitura della torta;
  • Rifinitura del vassoio (se il tempo lo consentirà).
Per qualsiasi informazione sul corso, programmi e costi, scrivere esclusivamente a:

corsi@silovoglioevents.it

oppure contattate i seguenti numeri per verificare la disponibilità

3409964937/ 3935578989
I numeri sono attivi dalle ore 09.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00

Agli ex-partecipanti verrà applicato uno sconto del 10%.
Tutti i nostri corsi sono patrocinati da CASTAlimenti
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Ci vediamo a Napoli :)



martedì 29 novembre 2011

Butterfly Cupcakes di Ann Skipp - Traduzioni per Squires Kitchen

Royal Icing Projects




L'ormai consueto appuntamento mensile con le traduzioni questa volta ci permette di capire come realizzare questi cupcakes decorati con farfalle a tecnica run-out.

L'ho trovato un progetto molto carino, semplice e dalle molteplici applicazioni: basterà variare i colori e ognuno di noi potrà creare la propria farfalla "personalizzata"  da posizionare su un cupcakes, come in questo caso, o sopra una torta... magari immaginando un intero volo di farfalle...

Questo progetto lo potete trovare in lingua originale sul numero 113 della rivista Cakes & Sugarcraft pubblicata da Squires Kitchen che potete acquistare QUI.

Vi lascio alla lettura di questo file, sempre scaricabile in formato pdf, sperando di aver fatto cosa gradita.
Per quel che mi riguarda sono ancora in partenza per Treviso: mi attendono due giornate di corsi sulla ghiaccia reale presso LIVING 24, poi però mi fermo: lavori in casa e... qualche progetto da preparare ;)

Buona lettura,








PDF della traduzione Ann Skipp Butterfly Cupcakes

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venerdì 28 ottobre 2011

Scrolls parte seconda-di Eddie Spence MBE- Traduzioni per Squires Kitchen

Royal Icing Projects








Eccoci, come ormai di consueto, all'appuntamento mensile con la traduzione per Squires Kitchen. Questa che vi presento è la seconda e ultima parte del capitolo Scrolls, tratta dal libro The Art of Royal Icing di Eddie Spence MBE (la prima parte potete trovarla qui).

E' stato un lavoro molto faticoso: è sempre difficile rendere nella propria lingua testi tecnici qual è questo del "mio" Eddie ma spero di esserci riuscita.

Ringrazio la mia  "g" per il sostegno, l'aiuto e tutto il cuore che dedica alla lettura delle bozze di ogni mia traduzione: senza di lei il mio lavoro non sarebbe lo stesso.

Ricordo a quanti volessero acquistare il libro di Eddie Spence che lo si può trovare nel sito di Squires Kitchen e precisamente QUI.

L'appuntamento con la prossima traduzione è per il prossimo mese e lasciandovi a questa lettura, spero piacevole e interessante, vi auguro un buon fine settimana.

A presto,








PDF della traduzione Eddie Spence Scrolls seconda parte

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giovedì 13 ottobre 2011

Nostalgia... e Broderie Anglaise...


Da un po' di tempo avevo in mente di riprovare questa tecnica su una torta e quindi, un giorno mi sono messa a tavolino cercando di pensare a un disegno che ne valorizzasse la delicatezza. Non volevo aprire uno dei miei tanti libri e copiare semplicemente... volevo provare a sviluppare qualcosa di mio...

E' nata così la decorazione di questa dummy che mi ha riportato indietro nel tempo, solo di qualche anno per la verità, quando mi innamorai letteralmente di una torta che vidi sul libro The International School of Sugarcraft di Nicholas Lodge.

Ricordo quanto tempo mi impiegò la decorazione di quella torta: l'intaglio del topper smerlato e anche quello della base... Tutto il tempo trascorso per riportare il disegno e, infine, la decorazione con la ghiaccia reale. 
Le roselline al centro del topper.

... Ricordo che mi sentivo rilassata, totalmente assorbita da quel lavoro... quando ancora la mia era solo una passione, e non quasi... un "lavoro" come invece è diventato ora.

...Ricordo che feci quella torta per l'anniversario del mio matrimonio... 12 anni. 

...Ricordo anche che muovevo i primi passi in questo mondo di zucchero... poi ho scoperto che  tutto questo zucchero non sempre è così dolce... 

Bittersugar...

Così, un po' per ritrovare lo spirito di allora, un po' anche perché penso che una bella torta non ha sempre bisogno delle tecniche più complicate per risultare un bel lavoro, ho voluto riprovarci.
E' stato quasi un ritorno alle "origini" per me... un modo per ritrovare dentro me stessa quella bambina che giocava con zucchero e albume, che sgranava gli occhi davanti ai lavori delle persone che più ammirava... e che sognava di poter frequentare un corso con Eddie Spence...

Alla fine, l'ho guardata e ho pensato che forse questa, più di tante altre torte, ha proprio la mia firma.
Non solo nel cuoricino con la margherita a pressure piping, che questa volta ho adattato alla torta posizionando al centro una perlina e contornandolo di una lavorazione pressoché inventata sul momento, ma perché mi ha ricordato quel periodo, nemmeno poi tanto lontano... 

Ma il tempo scorre veloce e ha calato il suo peso sulle mie spalle...
E io... mi sento come se invece che soli due anni ne fossero trascorsi almeno dieci...

Le perline bianche che misi allora al centro delle margherite oggi sono diventate leggermente rosate: la bimba di allora gioca ancora... e ha voglia di tenerezza...













A presto,



giovedì 6 ottobre 2011

Corso di decorazione con la ghiaccia reale in collaborazione con Living 24



Treviso - Venerdì, 4 novembre 2011


Eccomi ancora a voi con un nuovo corso sulla ghiaccia reale in programma. Questa volta ho voluto perseguire la mia idea di fornire le corrette basi per lavorare con la ghiaccia. 


Con Alessandra di Living-24 ci siamo trovate subito d'accordo nel pensare di rivolgerci a quel pubblico che desidera approcciarsi a quest'arte fornendo tutti i mezzi per avvicinarcisi correttamente. Quindi un corso per principianti assoluti. Faremo insieme la ghiaccia reale (con un robot da cucina) e poi cercherò di dare la corretta impostazione e tanti tanti esercizi in modo che al termine delle otto ore si possa lavorare anche da soli :)


Come sempre il numero massimo di partecipanti sarà di 10.

Ecco il programma:


Introduzione -parte teorica-

La pasta di zucchero -breve spiegazione-:

• Vari tipi di pasta di zucchero: differenze tra gumpaste, mexican paste, pastigliaccio
• Gomma adragante e CMC;
• Coloranti alimentari (vari tipi e colorazione della pasta di zucchero).

La ghiaccia reale:

• Cenni storici;
• Regole per la corretta preparazione della ghiaccia reale;
• Variazioni nella preparazione della ghiaccia reale con albume crudo e i due tipi di albume liofilizzato;
• Additivi;
• Vari tipi di zucchero a velo;
• Conservazione della ghiaccia reale;
• Colorazione della ghiaccia reale: vari tipi di coloranti e loro utilizzo;
• Beccucci.

Parte pratica:

• Preparazione della ghiaccia reale;
• Varie consistenze: stiff peaks, off peaks, soft peaks, due consistenze run-out;
• Realizzazione di un conetto di carta forno;
• Colorazione della ghiaccia reale.


Approccio alla ghiaccia reale -cominciamo dalle basi-:

• Impugniamo correttamente il conetto con la ghiaccia;
• Esercizi preparatori mirati all’apprendimento delle basi fondamentali;
• Tecnica Scratch Piped Embroidery.

Per informazioni rivolgersi  a :

LIVING 24  Sig.ra Alessandra  Balzaro
Viale Fratelli Bandiera, 24
31100 Treviso

Tel. 0422 1742095
email: posta@living-24.it


Vi aspetto. :)

domenica 2 ottobre 2011

Wedding cake topper per Sarah






Quando Sarah a gennaio di quest'anno mi contattò per chiedermi se avessi voluto realizzare per lei il topper che avrebbe coronato la sua torta di matrimonio, la sua idea mi piacque subito.


Mi chiedeva di modellare due apine, per lei erano un'immagine molto significativa, e mi fece vedere quello che aveva in mente. I nostri contatti sono proseguiti per tutto l'inverno, ma solo verso maggio abbiamo stabilito insieme tutti i particolari. A parte la scelta delle apine e qualche altro dettaglio, mi ha lasciato carta bianca, quindi mi sono riferita all'idea iniziale per realizzare questo topper dandone una mia interpretazione.

Così piano piano le apine hanno preso forma: Sarah mi inviò anche un'immagine del suo bouquet nuziale e ho cercato, per quanto mi è stato possibile, di riprodurlo.

A fine agosto, insieme con il fidanzato, è venuta a ritirarlo. Con i miei occhi ho visto quanto fosse contenta del risultato e quel momento, per me, è stato bellissimo.

Alcune immagini del suo matrimonio, insieme a una bellissima foto del topper che ho realizzato per lei, le trovate qui.

Io, che non sono capace di fotografare, vi lascio qualche foto... molto meno belle delle sue :)












Per me, che certo non eccello nell'arte del modelling, questa è stata quasi una sfida.
A voi giudicare il risultato ;)

Letizia, grazie... tu sai perché... ;)

A presto,

lunedì 26 settembre 2011

Scrolls parte prima-di Eddie Spence MBE - Traduzioni per Squires Kitchen

Royal Icing Projects



Con l'autunno riprendono le traduzioni per Squires Kitchen.
Anche questa volta, con mia grande soddisfazione, mi è stata affidata la traduzione di un capitolo tratto dal libro "The Art of Royal Icing" di Eddie Spence MBE.

Il capitolo era molto lungo e articolato quindi, anche su suggerimento dell'editore, ho deciso di dividerlo in due parti.

La traduzione è come al solito scaricabile in formato PDF.

Ricordo a tutti quelli che volessero comperare il libro Di Eddie Spence che lo si può acquistare nel sito di Squires Kitchen e precisamente QUI.

La seconda parte del capitolo Scrolls sarà online il prossimo mese.

Buona lettura a tutti :)








PDF della traduzione Eddie Spence Scrolls prima parte

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lunedì 19 settembre 2011

Torta per la Cresima/Comunione di Matteo - Scrolls work (Eddie Spence's Style)




Ieri 18 settembre abbiamo festeggiato Matteo, il mio secondogenito, che ha ricevuto la Santa Cresima e Comunione nella stessa cerimonia.
Trovo sempre estremamente difficile pensare alle torte per i bambini, questa volta ancora di più, considerando il tipo di cerimonia e che non mi piace decorarle con simboli religiosi.

Non potevo lanciarmi negli extension work, che trovo certamente più adatti ad una torta femminile; dovevo pensare a qualcosa che si discostasse totalmente dai miei lavori precedenti quindi l'ispirazione mi è venuta, guarda caso, dal "mio" Eddie...

Il problema era che non sapevo affatto se sarei stata in grado di riprodurre in modo decente quello che volevo realizzare... e il tempo rimasto era davvero poco per esercitarmi adeguatamente.

Sempre per motivi di tempo ho utilizzato degli stampini in silicone per i cammei laterali e i putti con l'arpa sul top della torta, acquistati tempo fa quando sono stata "presa" da quella che io chiamo "puttomania" ovvero la mania per i putti e cherubini.

(NOTA: a seguito delle numerose richieste che mi pervengono circa gli stampini in silicone che ho utilizzato per gli angioletti sulle pareti della torta e bomboniere segnalo che mi furono regalati da una cara amica. Ho chiesto informazioni ma, purtroppo essendo stati acquistati su ebay qualche mese fa non le è stato possibile recuperare i link forse anche perché quei tipi al momento non sono in vendita.)

Dopo aver fatto un paio di prove veloci sulla mia dummy nera dedicata ai miei esercizi, ho deciso che in qualche modo avevo capito la tecnica e la decisione è stata presa: scrolls work per la torta di Matteo. Il fatto di aver appena terminato la prima parte della traduzione proprio di quel capitolo dal libro di  Eddie, che pubblicherò a breve, mi ha anche dato la spinta giusta per tentarla.

I cammei e la placca sul top della torta li ho preparati in anticipo.

La base della torta è una mud cake al cioccolato fondente farcita con ganache. Mi serviva una base molto stabile e la scelta è ricaduta proprio su questa torta, cioccolatosissima e amatissima dai miei bambini...Lorenzo a parte: non ama il cioccolato nero... e infatti dopo averla solo assaggiata ha sentenziato che a lui non piaceva e di conseguenza non l'avrebbe mangiata... sigh!!!

Così, ho ricoperto con un velo sottilissimo di crema di burro all'arancia la torta e litigato con la pasta di zucchero nel tentativo, non riuscito, di avere una copertura perfetta come piace a me... Ho cominciato la decorazione che, essendo importante, ha coperto perfettamente tutti i difetti di copertura della torta.

Piano piano l'idea iniziale prendeva forma sotto le mie mani. Mi sono divertita moltissimo con la decorazione del bordo inferiore a "pull up" e poi a realizzare le linee di ghiaccia (drop lines) tra un ciuffo e l'altro.
Quindi sono passata al bordo superiore: decorazione a "continuous scrolls"... mai tentata prima e, nonostante le tante imprecisioni, anche quella mi è riuscita.


 Ho pensato che ero soddisfatta: innanzitutto perché avevo terminato il lavoro che mi ero prefissa, poi perché la torta era davvero di grande impatto visivo.

Per ultimi ho realizzato il "fleur de lys" sulle pareti tra un cammeo e l'altro e gli uccellini che mi sono sembrati proprio adatti poiché donavano un tocco di leggerezza a tutta la decorazione delle pareti.
Lorenzo, appena li ha visti ha esclamato: "Mamma!!! Hai fatto gli uccellini in 3D!!!" :))))

Matteo, vista la torta finita, mi ha detto che non aveva mai visto torta più bella... e le sue parole mi hanno riempito il cuore.

Serena, la mia critica più feroce, ha approvato... segnalandomi anche tutti i difetti, ma dichiarando che la torta, nella decorazione del bordo superiore, "sembrava una nuvola"... concedendomi il suo beneplacito finale.

Così sabato abbiamo portato la torta al ristorante. Per l'occasione avevo comperato uno stand su cui posizionarla: era parecchio che gli facevo "il filo" e, poiché lo trovavo adattissimo per la torta di Matteo -sebbene l'idea iniziale fosse totalmente diversa-,  l'ho comperato... e utilizzato.

Lo stand, ornato anch'esso di putti e fregi, completava perfettamente la torta e quando l'ho fotografata ho pensato che l'insieme fosse davvero armonico.

Ecco qui dunque il mio nuovo lavoro dopo la pausa estiva.
Come sempre vi lascio qualche foto.

Il top della torta...



Particolari della decorazione delle pareti e bordo torta inferiore ...








Decorazione del bordo superiore...


La torta sullo stand...



... e le bomboniere di zucchero, create in armonia  con la torta...



A prestissimo, con la nuova traduzione per Squires... e tante nuove avventure... giacciate :)))


giovedì 7 luglio 2011

Rosa, rosae, rosae... ovvero: il tempo delle rose :)

Practicing Royal Icing tiny tiny roses...



I fiori in ghiaccia sono sempre stati il mio cruccio... e lo sono tuttora ma durante la pausa estiva mi dedico a tutto quello che voglio perfezionare e anche alle cose che voglio imparare. Quindi anche per me è arrivato "il tempo delle rose"... in ghiaccia ovviamente :)

Diciamo che tutto comincia quando Gabriella, una mia carissima amica, realizza una bellissima torta azzurra con delle roselline in ghiaccia reale rosa. Non appena la vidi pensai che dovevo provarci anch'io, anche perché avevo a disposizione un bellissimo tutorial in video che spiegava benissimo come realizzarle.

Quindi eccomi qua, con le mie roselline in ghiaccia -quelle che io chiamo "prove tecniche"- e qualche piccola informazione su come riuscire a realizzarle.



Ho sempre amato le miniature quindi anche le decorazioni, per piacermi davvero, debbono essere piccine.
Frequentando il forum inglese della BSG Guild, già tempo fa scaricai un bellissimo tutorial  di Ceri DD Griffiths per realizzare una rosa vittoriana in ghiaccia reale.
Proprio recentemente Ceri ha aperto un sito tutto suo dove si possono trovare dei bellissimi tutorial.
E proprio sul suo sito, ho trovato il bellissimo video che mostra come realizzare le roselline di varie dimensioni...e anche la rosa vittoriana. Le stesse istruzioni della rosa vittoriana sono anche in formato PDF scaricabile dal suo sito: queste.

Il video è questo.

Con un semplice stuzzicadente come base, tutti possiamo riuscirci... basta un po' di buona volontà... e un po' di pratica.
Per chi non conoscesse l'inglese segnalo che Ceri utilizza il beccuccio n.58R della PME per realizzare le "MEDIUM ROSES" (la lettera R sta per "right handed" cioè per i destrorsi; esiste anche la versione per le persone mancine 58L "left handed"). Per le "SMALL ROSES" utilizza il beccuccio n.56R (vale lo stesso discorso di prima per la lettera R e L sui beccucci).
La rosa vittoriana viene realizzata da Ceri con il beccuccio n.104 della Wilton.
Per la buona riuscita delle roselline è essenziale che la consistenza della ghiaccia sia ben ferma, questo per una migliore definizione del centro del fiore e dei petali. Per ottenerla io ho aggiunto qualche cucchiaino di zucchero a velo alla ghiaccia che avevo pronta, sono andata a occhio. Nel video si capisce abbastanza bene come deve essere (fate attenzione alla spatola che rimane ben "piantata" nella ciotola con la ghiaccia), anche in questo caso basterà un po' di pratica. 

Seguendo le istruzioni di Ceri ecco quello che ho realizzato:










Ma io non mi accontento mai. Sebbene la rosellina con il metodo di Ceri fosse abbastanza piccola mi sono domandata se fosse possibile realizzarne di ancora più piccine.

Frugando nella mia collezione di beccucci, ne ho scovato uno ancora confezionato:  ricordo che lo comperai quando andai alla Squires Exhibition nel marzo scorso. L'ho guardato e ho pensato che forse potesse avere un uso alternativo rispetto all'utilizzo comune che se ne fa: il beccuccio per fare i nastri in ghiaccia.
Sto parlando del beccuccio n.31R  della PME.
Guardando l'apertura mi sono accorta che era molto simile a quella per i petali  (i beccucci per i petali sono leggermente curvati mentre il beccuccio per il nastro è diritto con una piccola depressione al centro) solo che era circa 2/3 del più piccolo dei beccucci per realizzare i fiori (il n.56R).
Quindi, stuzzicadente alla mano, ho provato a realizzare delle roselline.
Eccole: sono quelle che si vedono qui sotto sul confetto verde.



Le roselline sono decisamente più piccine, più di quelle realizzate con il beccuccio 56R, tanto che sono riuscita a posizionarne tre su un comune confetto senza che la decorazione risultasse troppo "affollata".
Anche il confetto azzurro è decorato con le roselline realizzate con il beccuccio PME n.31R.


Ora... con Gabriella si discuteva sulla questione "rosa aperta" e "rosa chiusa" vale a dire che quelle realizzate da me avevano i petali più aperti, mentre le sue risultavano leggermente più chiuse. Secondo me la cosa poteva dipendere anche dal tipo di beccuccio (Gabriella utilizza una marca differente dalla mia) ma volendo realizzarne una con i petali chiusi ho provato a variare il movimento.

Nel video Ceri gira lo stuzzicadente in senso orario e per realizzare i petali muove il beccuccio dall'interno verso l'esterno: in questo modo risultano più aperti.
Se, invece, compiamo il movimento contrario e cioè girando lo stuzzicadente in senso antiorario e muovendo il beccuccio dall'esterno verso l'interno quando realizziamo i petali, la rosa risulterà più chiusa.

Ultima cosa: più la ghiaccia sarà ferma, più i petali risulteranno definiti e addirittura "frastagliati" a seconda della preferenza personale.

Sempre in tema di rose ho trovato dei video su Youtube per realizzare le roselline che io chiamo 2D e ho provato a realizzare la rosellina sul confetto color sabbia che risulta più piatta ma che a me piace moltissimo.

I video sono due:  questo e questo.

L'unica differenza tra questa realizzata da me e quella del video è che io ho aggiunto due petali ulteriori attorno al centro del fiore e ho movimentato un po' di più i petali all'esterno... il mio tocco "personale" diciamo... :)




Come sempre siete voi a poter giudicare il risultato.
Io so già che ho ampio spazio di miglioramento e mi dovrò applicare ancora parecchio :)

Happy piping :)

Donatella



lunedì 13 giugno 2011

Il sogno - parte seconda...



E’ trascorsa una settimana, ormai, da quando sono tornata. Sono le 7.30 del mattino di lunedì 13 giugno. Davanti a me scorrono le immagini e la musica del video che ho creato per fissare ancora di più nella mente, se possibile, le immagini del nostro viaggio, quest'esperienza così intensa vissuta insieme alle mie compagne.
E mentre la musica mi avvolge con le sue note dolci e ritmate, ritorno a una settimana fa quando, proprio a quest'ora, ero seduta nel taxi che mi stava portando all'aeroporto di Heathrow con al fianco Michela e Tamara. Le scatole con all'interno le nostre torte ben protette sulle nostre ginocchia, le valigie nel bagagliaio, il conducente che tenta di far conversazione parla biascicando ogni parola... e noi, con lo sguardo interrogativo negli occhi, che ci domandiamo che cavolo ci stia dicendo…
Meme e Kristina le abbiamo già salutate la sera prima, se ne sono andate subito dopo la fine del corso con Eddie: si fermeranno qui ancora qualche giorno, a Londra, dove incontreranno Marcella, un'amica venuta dalla Germania per conoscerle.
Noi invece abbiamo il nostro aereo che ci riporterà a casa oggi e, sotto questo cielo grigio carico di pioggia, con l'autista che cerca di destreggiarsi al meglio nel traffico del lunedì mattina, ci stiamo pian piano avvicinando alla nostra meta.
Guardiamo fuori dal finestrino, consapevoli che è proprio questo cielo grigio, questa pioggia, la normalità in questo paese e non quel sole che, appena dopo il nostro arrivo, ci ha accompagnate per quasi tutto il nostro soggiorno...
Le parole di Annie, l’ultimo giorno, "NOW, you are in England..." mi strappano un sorriso: ripenso a questo stesso cielo, questa stessa pioggia, che ci aveva accolte a Liverpool poco più di una settimana prima: noi infreddolite che scendiamo dall'aereo, Christine Flinn che ci accoglie con un sorriso all'uscita passeggeri, Chris, il marito che carica su un'altra vettura le nostre valigie e poi, con due macchine, ci avviamo verso l'albergo che ci ospiterà per due giorni.
Noi, affamate, che tentiamo di andare a rifocillarci nel ristorante vicino all'albergo... senza riuscirci, perché solo dopo aver atteso più di mezz'ora al tavolo comprendiamo che avremmo dovuto ordinare alla cassa.
Noi, miserande, che usciamo dal locale ancora con lo stomaco vuoto, e che rispondiamo con un "NO!" quasi urlato, quando Christine, che ci viene a prelevare poco dopo ci domanda se abbiamo mangiato.

Christine ci accompagna in un grosso centro commerciale.
Nel frattempo il sole comincia a fare capolino tra le nuvole.
Nel parcheggio il selciato bagnato si illumina... e sorridiamo mentre non possiamo impedirci di cadere nel patetico luogo comune dichiarando a Christine che noi, ITALIANE, abbiamo portato il sole: la fame ci ha annebbiato pure il cervello...
Entriamo... e improvvisamente ci sembra di essere state catapultate a Las Vegas: statue immense ci accolgono, palme altissime, fontane che sembrano piscine, un cielo stellato artificiale sopra le nostre teste...
Noi però non riusciamo ad apprezzare nulla, se non la parte che, al momento, ci interessa di più: una serie di stand alimentari dove poterci rifocillare...
Mai come adesso il Mc Donald's ci sembra attraente ma Kristina ci indica un altro stand che dice di conoscere abbastanza bene: ordiniamo letteralmente un secchio di pollo fritto, oltre alle bevande. Non contenta ordino anche degli involtini tipo messicano, perché il secchio di pollo mi sembra troppo poco, e con i nostri vassoi stracolmi ci avviamo al tavolo.
Le posate qui non sono contemplate, quindi con le mani ci serviamo e mangiamo tutto il mangiabile. Mi ritrovo a cercare di assaggiare dei fagioli in salsa, serviti in un bicchiere di carta. Dal mio punto di vista l'unica alternativa al dito infilato nel contenitore è quella di provare a "berli"... e ci provo anche... con scarsi risultati. Kristina, che è seduta accanto a me, ride a crepapelle mentre anche lei tenta di addentare una pannocchia lessa, infilata su uno spiedino...
Christine ci guarda sorridendo davanti al suo bicchierone di caffè e attende paziente che finiamo di mangiare.
Per tutta la settimana successiva non siamo più riuscite a mangiare pollo... e detto questo, ho detto tutto...
Dopo aver visitato il centro commerciale la camera d'albergo ci accoglie invitante. Siamo stanche.
Il mattino seguente l'alba mi coglie sveglia alle cinque di mattina. Il cielo è cupo, è piovuto: le goccioline di pioggia nell'aria con il sole quasi all'orizzonte hanno formato, proprio davanti alla mia finestra, l’arcobaleno… e come sempre davanti a questo spettacolo, rimango sorpresa, con il fiato sospeso, a guardarlo…
Prendo la macchina fotografica, scendo in strada, scatto qualche foto.
Anche le mie compagne qualche ora dopo si svegliano e, tutte insieme, andiamo a fare colazione nel ristorante dove avevamo atteso invano di cenare la sera prima.
Questa volta appena ci vedono ci indicano un tavolo: la colazione è a buffet e possiamo servirci quanto e come ci pare.
Christine alle 9 ci attende fuori dall'albergo: ci porta subito da Windsor Cake Craft, uno dei più grandi negozi di prodotti per decorazione di torte, e lì facciamo i nostri acquisti. Il negozio è indubbiamente molto fornito e noi ci lasciamo tentare...
Terminati i nostri acquisti andiamo a casa di Christine dove per due giorni ci darà lezione.





Varchiamo la soglia e, in bella vista, troviamo alcuni dei suoi lavori in mostra su un bancone, solo per noi... quei lavori magnifici che fino ad allora avevamo potuto ammirare solo in foto...
Ci mettiamo al lavoro: Kristina e Meme impareranno a decorare con gli scrolls e a realizzare fiori in ghiaccia, Tamara i fiori di zucchero, io cercherò di perfezionare alcune tecniche tra cui gli extension work.
Christine passa da ognuna di noi, competente e gentile. Continua a dirci che la chiave per migliorare è l'esercizio: "Practice, practice and more practice!!" ci ripete sempre. Il primo giorno Kristina e Meme realizzano una placca decorata a fiori in ghiaccia reale, Tamara prepara un giglio che farà parte del suo bouquet e io una placca decorata in ghiaccia reale nera, con la stessa tecnica che ho visto su una torta realizzata da Christine Flinn.

La sera, visto che il sole continua ad accompagnare il nostro soggiorno, ci porta a visitare Chester, pittoresca cittadina con la sua bella cattedrale gotica e i suoi edifici bianchi e neri.
A cena Christine ci propone un tipico ristorante argentino dove ci portano tanta carne: accanto ad ognuno di noi abbiamo un cartellino, verde da una parte, rosso dall’altra. E’ una specie di semaforo: finché lo teniamo girato dalla parte verde i camerieri continuano a fermarsi e offrirci i piatti che servono, se lo giriamo dalla parte rossa sapranno che per il momento ne abbiamo abbastanza, e passano oltre.

Ho un momento di ilarità assoluta quando Kristina racconta che il Natale scorso aveva preparato una splendida fruit cake ricoperta di marzapane, ghiaccia reale e decorata con un collar, proprio secondo la migliore tradizione inglese. Quando, con aria serafica dice che erano in 30 a tavola e l’hanno finita tutta, Cristine prorompe attonita con l’esclamazione “Ninety portions!!!” (90 porzioni!!!). Nella mia mente cerco di figurarmi quanto possiamo sembrarle strani noi italiani, capaci di divorare una quantità che è il triplo delle loro porzioni standard…



 
Il giorno successivo lavoriamo su dummies.  Per Kristina e Meme ricoperte in ghiaccia reale, pronte per la decorazione secondo il Lambeth Method of Cake Decoration: scroll work e graduating line work, per me in pasta di zucchero, decorazione ad extension work.
Purtroppo non ho foto dei miei esercizi: ho tutto nella mente. Ho capito meglio la tecnica e conto di esercitarmi parecchio durante l'estate. Siamo tutte consapevoli che non basteranno questi due giorni con la nostra maestra per diventare noi stesse "maestre" in quest'arte che racchiude così tante e differenti tecniche: una volta in Italia parecchio lavoro ci attende…
La nostra ospite si è prodigata per noi: ci ha fatto sentire come fossimo a casa nostra, ci ha preparato sempre il pranzo e tanti dolci... anche una fruit cake ricoperta di marzapane e ghiaccia reale, fatta da lei solo all'ultimo momento, quando ci aveva sentito dire che volevamo assaggiarla ancora…
Alla sera, terminato il corso, scattiamo le foto ricordo e subito scappiamo a prendere il treno per Oxford. Restiamo di stucco di fronte al prezzo del biglietto: 50 sterline a testa, anche considerando che siamo rimaste in piedi quasi per tutto il viaggio, nella parte riservata ai cani e alle biciclette. Quando poi una ragazza ci ha chiesto di spostarci perché doveva prendere la sua e girarla nel senso in cui si sarebbero aperte le porte del treno, per un attimo sono tornata bambina poiché per permetterle la manovra, a turno dovevamo spostarci da un angolo all’altro della piattaforma: proprio come se stessimo giocando al gioco dei quattro cantoni. Alla fine, pur non capendo nulla, anche la ragazza della bicicletta rideva insieme a noi…
Finalmente siamo sull’autobus che dalla stazione di Oxford ci porterà all’albergo, a Eynsham, nello stesso albergo in cui avevamo soggiornato lo scorso anno: Kristina lo avvista all’improvviso e lancia un urlo all’autista, lui apre le porte e le chiede se abbiamo suonato per la fermata. Kristina non lo degna nemmeno di uno sguardo e risponde: “No, I shouted!!” (No, ho urlato!!).


Scendiamo, siamo arrivate.
Il sole, che continua a seguirci come un compagno fedele, sta tramontando. Qui comincerà la seconda parte della nostra avventura: il corso con Eddie.
Il giorno successivo mi alzo prestissimo: apro la porta e mi trovo immersa in una nebbia luminosa. Prendo la macchina fotografica e scatto qualche foto.
Oggi ci divideremo: Michela, Tamara ed io andremo a visitare Londra, Meme e Kristina andranno da “ Piece of Cake Thame” a fare acquisti.
Appena arrivata a Londra mi accorgo che sono stanchissima. Seguo le mie compagne per inerzia, facciamo tappa davanti al Big Ben, il palazzo del Parlamento, Buckingham Palace dove si svolge il cambio della guardia quasi davanti a noi, la Torre di Londra e il Tower Bridge che si apre, per lasciare passare una barca a vela, proprio mentre noi siamo lì…
Torniamo verso Piccadilly Circus e, mentre vaghiamo per la città con una cartina in mano alla ricerca di Trafalgar Square, che sta proprio lì dietro, mi sento sempre più pesante.
Finalmente giungiamo alla nostra meta e, davanti alla statua dell’Ammiraglio Nelson che svetta sulla colonna che domina tutta la piazza con i leoni e le fontane, non ho nemmeno la forza di scattare qualche foto. Alla fine capitolo: chiedo a Tamara e Michela di poter tornare in albergo. Loro sembrano accogliere bene la proposta, certo mi spiace rovinare loro questa visita a Londra… E spiace parecchio anche a me: erano trent’anni che non ci tornavo… chissà quando tornerò ancora…
Sul treno per Oxford mi addormento. Non mi succede mai. La stanchezza ha davvero preso il sopravvento su di me.
Arrivate ad Oxford incontriamo Meme e Kristina alla fermata del bus che ci porterà all’albergo. Aprono le borse e ci fanno vedere tutte le meraviglie che hanno acquistato. Ceniamo, prepariamo l’occorrente per il giorno successivo e andiamo a dormire.
Come sempre sono la prima a svegliarmi: caffè (solubile), doccia e qualche scatto con la macchina fotografica e arriva il momento di svegliare le mie compagne di stanza. Alle otto siamo tutte a fare colazione, e pronte per avviarci sulla strada che ci condurrà a casa di Annie, dove troveremo il “mio” Eddie, pronto per cominciare a lavorare con noi…
Tutto mi sembra così familiare: le rose che incontriamo lungo il nostro cammino, la casa a cui aveva scattato la foto l’anno scorso, quell'altra con il tetto di rami secchi, il giardino fiorito dove avevamo incontrato quel signore che ci parlava di quanto la moglie amasse curarlo… e proprio lì, in quel punto, quest’anno troviamo lei, la moglie, intenta a scavare la terra per piantare qualche nuovo fiore. Ci fermiamo ad ammirare il suo lavoro, parliamo qualche minuto con lei, raccontandole quanto l’anno prima avevamo ammirato il suo piccolo mondo fiorito.


Mentre la salutiamo vedo qualcosa che mi ricorda quel magnifico quadro di Kroyer con sullo sfondo una donna assorta in lettura su una sdraio e un magnifico cespuglio di rose in primo piano, proprio lo stesso, più piccolo, che scorgo in questo piccolo giardino. Mi ripropongo di fotografarlo nei prossimi giorni…

La porta rossa di Annie è davanti a noi. Senza troppo esitare questa volta, suono il campanello e subito Tracy ci viene incontro. Eddie lo vediamo immediatamente dopo. Ancora una volta si commuove, mi commuovo abbracciando questo piccolo grande uomo.
Anche Annie ci viene incontro e ci saluta. Siamo in cinque, attendiamo gli altri tre partecipanti. Arrivano anche loro. Gianni, Penney e Nicole.  Eddie comincia un’introduzione alla ghiaccia reale: gli elementi fondamentali. Noi lo abbiamo già sentito ed ascoltato lo scorso anno, ma è così bello ritrovarlo ancora…




 
Dopo qualche esercizio cominciamo con la copertura della nostra dummy in polistirolo con la ghiaccia reale. Eddie passa da ognuno di noi e ci aiuta, poi cominciamo a realizzare i collars, contorno e riempimento e mettiamo ad asciugare sotto le lampade.
C’è spazio ancora per qualche esercizio di “lettering”, la scrittura con la ghiaccia, poi si va a casa.

Prima di andare via Eddie mi chiede se ceniamo al Talbot Inn, gli rispondo di si e chiedo se vuole cenare con noi. Proprio come lo scorso anno, la sera siamo tutte a tavola con lui e Tracy. Chiacchieriamo insieme, lo ascoltiamo parlare, mentre il locale è così affollato da non riuscire a sentirlo bene.


Il giorno dopo Eddie ci mette al lavoro con la decorazione del bordo dei collars. Realizziamo la giapponesina, la luna e il ventaglio a tecnica run-out: ne realizziamo due per tipo. Poi pitturiamo il ponte sul collar.

La sera decidiamo di cenare ad Oxford. Stiamo già rammaricandoci del tempo che scorre troppo in fretta, l’indomani sarà l’ultimo giorno, termineremo la nostra torta e dovremo salutare.

Infatti il mattino successivo ci troviamo tutte a dover realizzare lo sfondo sul top della torta, Eddie ci segue passo passo, realizziamo gli oriental string work, il bordo torta, la decorazione sul ventaglio e sulla parte nera dell’abito della giapponesina.





Quindi siamo pronte ad attaccare i collars sulla torta: un momento molto delicato. Seguiamo Eddie mentre attacca il primo, vediamo quanta attenzione richieda questa operazione.
Sulla mia torta il primo collar lo attacca Eddie, il secondo, con lui a fianco, lo attacco io. Poi attacco il ventaglio decorato.


Realizziamo la decorazione a “shells” tra il primo e il secondo collar, Vado da Kristina che realizza perfettamente questa decorazione e le chiedo di spiegarmi bene la tecnica. Con il suo aiuto ora ho capito anch’io.
Poi Eddie ci spiega come realizzare la decorazione finale sul vassoio.
Oramai la torta è terminata.


All’improvviso una delle nostre compagne, rompe un pezzo della decorazione a string work sulla sua torta: mentre la sostengo capovolta, Eddie ripara il pezzo danneggiato, e quasi non si vede più.

E’ arrivato il momento di salutare: scattiamo una serie di foto con Eddie, con le nostre torte, tesori preziosi che porteremo a casa con noi…
Ci abbracciamo, cerchiamo di prolungare il tempo con Eddie, Tracy e Annie, che ci ha preparato una meravigliosa torta al cioccolato che ci offre a fine corso.
Ancora una volta non vogliamo lasciare queste persone che, con il loro calore, ci hanno accolte e hanno collaborato con noi. Eddie ci ha insegnato quello che noi stesse mai avremmo immaginato di poter realizzare.
Ho letto lo stesso stupore che avevo dipinto sul mio viso e sui volti di tutti i miei compagni: tutti meravigliati di essere stati artefici del risultato ottenuto.
E quel risultato, lo abbiamo con noi. Lo tenevamo ben stretto sulle nostre ginocchia su quel taxi che ci portava verso l’aeroporto esattamente una settimana fa.
Abbiamo fatto in modo che arrivasse sano e salvo a casa. Tutte noi, questa volta, abbiamo avuto la nostra torta integra.
So che quest’esperienza la conserverò nel mio cuore per tutto l’anno, Non so quando riusciremo a tornare in Uk. Non so quando potrò frequentare ancora un corso con Eddie… vorrei presto, prestissimo… lo spero tanto.
Ho avuto la possibilità di condividere questo viaggio con delle care amiche, ho conosciuto Meme, simpaticissima, e ho avuto la possibilità di vedere ancora Kristina che da un anno non vedevo più e ne sono davvero felice.
It’s here!!!! :))))



 
Sempre e per sempre…
Donatella