PDF della traduzione Pressure Piping Techniques1
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Si, anche questa volta le due giornate sono trascorse, intensissime, veloci, stancanti ma piacevolissime.
Con me Michela: la stessa Michela che quasi trascinai con me al corso con il “mio” Eddie nel Luglio scorso, la stessa persona che con me e Tamara lavora alle traduzioni per Squires Kitchen. Per tanto tempo avevamo cercato l’occasione che ci trovasse vicine ad un corso mio o suo. Poi, quasi per caso, le ho chiesto se le sarebbe piaciuto stare accanto a me e, dopo qualche giorno, la sua risposta è arrivata… ed è stata un si :)
Alle 6:30 del mattino di sabato eravamo già al lavoro: albumi ricostituiti, zucchero a velo setacciato.
Poco dopo le 8:00 ecco arrivare le prime partecipanti e alle 9:00 cominciamo.
Copertura e impressione della placca in pasta di zucchero, prepariamo la ghiaccia reale a mano e, dopo qualche esercizio preparatorio, cominciamo subito a lavorare con la tecnica brush embroidery. Il disegno è un po’ complesso ma nella giornata abbiamo tutto il tempo per realizzarlo bene.
Tutte le mie “allieve” partecipano, sono attente, mi circondano come in un abbraccio. Michela volteggia tra i tavoli, lava i beccucci, si rende utilissima. Per me è una presenza costante, un appoggio e un supporto. Ogni tanto imbraccia a turno la sua e la mia macchina fotografica e scatta qualche foto.
Adriana, una delle ragazze Silovoglio, controlla che tutto proceda al meglio. A volte si affaccia stupita sentendo il silenzio che per lunghi attimi aleggia in sala. La concentrazione è alta.
Alla fine della giornata attendiamo che la ghiaccia reale sulle placche si asciughi un po’ e poi procediamo ad enfatizzare il lavoro con la polvere perlata.
A fine giornata tutte le sei ragazze partecipanti al corso hanno completato il lavoro in modo egregio.
Alcune di loro le rivedrò il giorno dopo, altre le saluto con la speranza di incontrarle ancora sulla mia strada.
La cena con Adriana e Michela si svolge tra sorrisi e risate, ma siamo tutte distrutte e presto è ora di tornare a casa. Mio marito ritorna a prenderci e nel viaggio di ritorno ci addormentiamo tutti: Michela, io e anche tutti i bambini.
Il giorno dopo la giornata comincia alle 7:00. Essendo un corso medio/avanzato questa volta la ghiaccia reale la prepariamo con il Kenwood. Ne dovremo utilizzare parecchia.
Avevo scritto che avrei semplificato il disegno della torta che avremmo realizzato: invece non l’ho fatto. A casa avevo preparato le torte ed i vassoi già ricoperti e impressi dei disegni da realizzare. In questo modo volevo privilegiare l’apprendimento della tecnica, il lavoro, piuttosto che altri aspetti della preparazione di una torta decorata.
E’ stato un lavoro lungo e impegnativo che ha messo a dura prova tutte le partecipanti. Ancora una volta Michela si è rivelata una preziosissima collaboratrice che mi ha coccolata e accontentata anche quando le chiedevo di portarmi una tazza di caffè.
Dopo aver preparato le ali della farfalla in ghiaccia abbiamo decorato il topper della torta a brush/stitch embroidery, realizzato la decorazione a tre punti che la circonda e siamo passate alla decorazione dei laterali con la stessa tecnica del topper ma con l’ulteriore difficoltà che comporta questa lavorazione su una superficie verticale.
Quindi la decorazione della fascia inferiore a cornelli. La decorazione del bordo superiore della stessa fascia e quella del bordo inferiore per finire la torta.
In ultimo la fase delicata del posizionamento della farfalla. Anche se con qualche intoppo tutte le partecipanti hanno utilizzato le ali da loro realizzate. Alcune hanno scelto di non posizionare la farfalla per problemi legati al viaggio in aereo.
Al termine della giornata ho visto i loro occhi stanchi inumidirsi ancora, ho visto la soddisfazione sui loro volti. Ho sentito che, forse, un po’ della mia passione sono riuscita a trasmetterla anche a loro.
Grazie.
Grazie a tutte le partecipanti che hanno avuto riporre in me la loro fiducia: hanno lasciato che le guidassi in questo compito impegnativo e stancante.
Grazie ancora una volta ad Adriana e Federica di Silovoglio che mi hanno permesso di farlo.
Grazie a Michela per aver collaborato in modo così totale con me, per avermi accompagnata, seguita, coccolata e per avermi permesso di averla accanto.
Donatella
Sempre e per sempre.