domenica 30 dicembre 2012

Un anno di me... :)




 
 
 
 
Felice 2013 a tutti...!!
 


lunedì 24 dicembre 2012

Natale 2012- Tributo a Eddie Spence e bridgless extension work








Quest'anno ho esagerato... :)
 
In un certo senso ho compensato tutti i natali passati, quando presa da mille altri impegni per questa festa, LA FESTA, ho sempre fatto molto poco, giusto qualche biscotto o forse anche nulla.
 
Ma quest'anno no.
Già da tempo desideravo provare a preparare una fruit cake. In occasione dei miei viaggi in UK avevo acquistato la frutta secca occorrente che era rimasta per diverso tempo nella dispensa. A novembre, un po' in ritardo rispetto ai "tempi canonici inglesi" ho pulito, sminuzzato e messo a bagno nel liquore la frutta che avevo.
L'ho lasciata così per circa due settimane e, all'inizio di questo mese, ho preparato due fruit cakes secondo la ricetta di Eddie Spence.
Per la verità ho apportato qualche piccola modifica, ma solo perché volevo sfruttare quello che avevo a disposizione.
Le torte quindi erano due: una 17,5 cm (7") e una 20 cm (8"). Le ho cotte per ore.
Profumo di spezie in tutta la casa.
Una meraviglia.
 
Poi, periodicamente, le ho bagnate ancora con del rum, proprio secondo tradizione.
 
E nel frattempo ho cominciato a preparare le decorazioni.
 
Sapevo già cosa volevo realizzare per una delle due torte: il gazebo del mio grande Maestro Eddie Spence MBE.
 
Fin dalla prima volta che lo vidi sul suo libro, due anni orsono, i miei occhi avevano accarezzato quell'immagine. Avevano indugiato sui particolari. Avevo letto avidamente le istruzioni per realizzarlo...  consapevole però che non era cosa alla mia portata.
 
Ma quest'anno... beh... in un certo senso mi sono sentita... -come dire?- "pronta". 
 
Avevo preparato le fotocopie: tanti pezzi... ma tanti anche perché volevo che tutto fosse perfetto, volevo correre meno rischi possibile, quindi dovevo realizzarne parecchi in più del necessario per cautelarmi da inevitabili imprevisti e rotture.
 
Così, il mattino presto mi alzavo e cominciavo a lavorare. Piano piano ho cominciato a costruire "il castello di sabbia dei miei sogni"... ma non avevo sabbia  e acqua di mare tra le mani. La mia "sabbia" è stata zucchero a velo mischiato con albume.
 
I pezzi hanno preso forma. Ho realizzato gli esagoni a run-out, i pannelli laterali, i vari pezzi che componevano il tetto e, infine, le porte.
Poi le filigrane.
Eddie, nel suo libro, spiega come realizzare il gazebo utilizzando una retina di supporto per le filigrane, appunto. Questo dà maggiore resistenza alla decorazione.
Ma io non volevo utilizzare la retina. Ho quindi modificato leggermente il disegno del libro aggiungendo qualche elemento in più, in modo da dare supporto a tutta la struttura.
 
Poi, quando tutto si è asciugato, ho cominciato ad assemblare il tetto. Con mia grande sorpresa  non ho avuto la minima difficoltà nell'assemblaggio e distacco.
Le difficoltà sono subentrate quando ho cominciato ad montare i pannelli laterali: subito le filigrane di tre pezzi si sono rotte... e l'adrenalina nel mio sangue ha cominciato a scorrere...
Per fortuna avevo realizzato dei pezzi in più... e, alla fine, di tutti quelli che avevo preparato me ne è avanzato uno solo...
 
Non so quante volte ho rischiato l'infarto. E' stato un lavoro che mi ha impegnata moltissimo tempo, energie... ma soprattutto ha messo a dura prova i miei nervi.
Sono una persona molto emotiva, quindi, consapevole che un gesto sbagliato avrebbe compromesso tutte le ore di lavoro,  avevo le mani che tremavano pericolosamente.
 
Ma la voglia di vederlo finito mi ha sostenuta.
 
Mentre i pezzi asciugavano ho preparato la decorazione centrale del gazebo: il piedistallo  in florist paste e le piccole stelle di Natale bianche in ghiaccia reale. Quando tutto si è asciugato per bene ho assemblato.
 
Un mattino, all'alba, il mio piccolo castello di filigrana è nato. Era finito.
 
Ho provato una soddisfazione incredibile. Soprattutto perché non pensavo ci sarei riuscita... Ma il mio gazebo era proprio lì, davanti a me... pronto per essere posizionato su una delle due torte che avrei ricoperto di ghiaccia reale.
 
 
 
 
Nel frattempo avevo un'altra torta da ricoprire e decorare. 
 
Dopo averla rivestita di marzapane e pasta di zucchero ho cominciato a realizzare la decorazione che, sapevo, mi avrebbe impegnata molto: bridgless extension work. Questo tipo di decorazione non ha il ponte di ghiaccia  - linea su linea - di supporto.
Avevo fretta... tanti impegni e tanto lavoro ancora da fare, quindi, per "sbrigarmi" questa volta ho optato per il beccuccio n. 0 anzichè lo 00 che uso abitualmente quando realizzo questo tipo di decorazione.
Ho puntato una quantità incredibile di spilli sterilizzati e ho cominciato con il filo di ghiaccia che avrebbe poi di supportato le linee verticali. E poi ho cominciato a realizzare gli extension.
Un paio di volte il filo su cui poggiavo le linee verticali mi si è spezzato... ma sono riuscita a ripararlo senza grossi problemi.
Poi ho preparato tanti fiocchi di neve che avrei posizionato sopra gli extension,  ho decorato il topper della torta... e ho cominciato a rifinire la decorazione secondo l'idea che avevo in mente.
Anche in questo caso ho dovuto ingegnarmi per capire come sollevare i fiocchi e posizionarli: alla fine ho usato il beccuccio con la ghiaccia :)
 
Quindi la torta era finita... Avrei voluto fare di più... ma il Natale era ormai alle porte e una volta terminata la decorazione del vassoio e aver illuminato con della polvere edibile brillante i fiocchetti di neve sulla torta e sul topper ho deciso che poteva bastare.
 
 




Era il momento di decidere come avrei decorato la torta su cui avrei posizionato il gazebo...
 
L'avevo già ricoperta di ghiaccia: un lavoro che mi ha impiegato 5 giorni più il tempo per far asciugare il marzapane.
Per quest'operazione, tutt'altro che semplice, di fondamentale aiuto mi è stata la mia cara amica inglese Maureen.
L'ho "tempestata" di email con foto allegate dei vari strati di copertura. Mi ha sempre risposto, prodiga di consigli e mi ha sempre sostenuta anche nei momenti di sconforto. Thanks Maureen!!
 
Al termine delle 4 coperture di ghiaccia la torta non era perfetta... giuro che quest'anno l'esercizio su questa tecnica sarà una mia priorità: l'anno prossimo voglio che la copertura in ghiaccia sia impeccabile.
 
... Qualche anno fa avevo un'idea: dedicare una torta al mio Maestro: Eddie Spence.
 
Chiacchierando con la mia "g", lei me lo ha ricordato... e, in effetti, mi sarebbe proprio piaciuto rendergli un tributo.
Subito nella mente mi è apparsa l'immagine della magnifica torta con il gazebo che avevo vista in occasione della Squires Exhibition 2011. E in quel preciso momento ho deciso la decorazione.
 
In effetti è poi la stessa che realizzai in occasione della Comunione/Cresima di mio figlio Matteo... ma ora ho un po' d'esperienza in più... :) Dovevo solo caratterizzarla un po'... rendendola più natalizia.
 
Quindi ho realizzato tanti fiocchi di neve, di dimensioni e forme diverse. Al momento di posizionarli avrei deciso quali e quanti scegliere.
 
Dopo aver preso tutti i punti di riferimento in modo che la decorazione fosse più precisa possibile, ho cominciato a lavorare: continuous scrolls sul bordo superiore, pull-ups su quello inferiore.
 
Poi ho posizionato i fiocchi, ho realizzato la decorazione del vassoio... e, infine, quando tutto si è asciugato, l'ultima cosa: ho posizionato il gazebo.
Un'operazione, questa, che mi ha fatto tremare ancora una volta: per cautelarmi maggiormante l'avevo attaccato su un  esagono di florist paste, in modo che fosse più facilmente trasportabile... però... beh... l'adrenalina nel mio sangue scorreva lo stesso in quantità elevate...
 
Ho guardato la torta: sì, ero proprio soddisfatta.
 
Ho terminato il mio piccolo - ma nemmeno poi tanto- castello.
 
Mi sono accovacciata vicino al termosifone, godendomi il tepore sulla schiena, con in mano una tazza di caffè: mi sono sentita pervasa da quello svuotamento che mi prende ogni qual volta finisco un lavoro.
Allo stesso tempo ho goduto della sensazione meravigliosa di aver terminato: di essere riuscita a terminare il progetto, esattamente come lo volevo.
 
Ho dato tutta me stessa... mi sono sentita distrutta... ma felice.
 
Lascio a voi giudicare il risultato. Per quel che mi riguarda, nonostante sia consapevole che nei miei lavori i difetti ci sono sempre, quasta volta -una volta tanto- mi sento soddisfatta del lavoro svolto.
 
Vi lascio qualche immagine del mio "castello": la torta con il mio gazebo di Natale.
 
 
 



 



E con questo ultimo post per l'anno 2012, vi lascio augurandovi un sereno Natale e un migliore 2013.
Ne abbiamo tutti bisogno...
 
A presto,

mercoledì 5 dicembre 2012

Dopo la pioggia... viene il sereno... :)



E arriva anche il Natale... :)

 
 
Alle spalle i momenti di sconforto -tutto passa- eccomi di nuovo qui... :)
 
Questo è un lavoro che ho preparato per un prossimo corso. Finalmente sono riuscita ad utilizzare questo cutter che avevo acquistato a maggio di quest'anno alla BSG Exhibition di Telford.
E' stato l'oggetto dei miei desideri per anni. L'ho cercato ed ero certa che lo avrei trovato e acquistato in quell'occasione, tant'è che appena entrata avevo dichiarato che sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto.
 
La storia di questo cutter (tagliapasta, in italiano) così sagomato risale a qualche anno fa quando, sempre cercando di imparare da chi era molto più bravo di me, mi capitò di imbattermi in una torta decorata, realizzata da una signora inglese. Non solo avevo ammirato il lavoro ma rimasi subito colpita dalla forma del cutter che aveva utilizzato, appunto.
 
Succede che quando qualcosa mi colpisce, divento ancora più caparbia del solito: ogni tanto provavo a fare qualche ricerca in rete, senza successo.
 
Poi, proprio quest'anno mi capitò di vedere una foto... e capii immediatamente che avevo trovato quello che cercavo da così tanto tempo...  E realizzai, immediatamente dopo, che avrei potuto acquistarlo già in occasione della mia visita alla Squires Exhibition di marzo 2011: ci ero passata vicino senza nemmeno vederlo :)
 
Purtroppo però sono molto lenta nella progettazione e nello studio delle idee... infatti, poiché ho il vizio di rendere partecipi tutti delle mie scoperte, lo stesso cutter era stato acquistato anche da chi era con me... e utilizzato prima di me :))) 
Il mio invece, insieme ad altre cosette, era rimasto dentro un cassetto. Ogni tanto lo tiravo fuori e lo guardavo... cercando di farmi venire un'idea per utilizzarlo. E l'occasione giusta non arrivava mai.
 
Poi, dovendo studiare questo progetto, ho pensato che potessi adattare l'idea.
Così è nata questa placca Natalizia. In realtà pensavo a una torta...
 
Proviamo ad immaginarla: il top centrale realizzato con questo famoso cutter e l'angioletto a pressure piping. Il tutto contornato da un overpiping in ghiaccia reale, magari linea su linea, utilizzando beccucci n. 2, e 1.
E sulle pareti della torta la decorazione a brush embroidery: agrifoglio, vischio e rose di Natale tutte bianche, appunto... magari, se proprio proprio si vuole, con qualche accento dorato... che ne dite?
 
Io ce la vedo proprio una torta fatta così... :)))
 
Vi lascio ai preparativi che precedono le festività natalizie...
 
Per quel che mi riguarda devo cuocere una fruit cake (ebbene sì, anche io quest'anno ho ceduto alla tentazione), ricetta rigorosamente di Eddie, mi sembra ovvio :))...ma soprattutto  domani mi dedicherò al compleanno di mio figlio Lorenzo: 10 anni (è arrivato al primo compleanno con due cifre!!) che ha una sola richiesta.
Ed è stato molto chiaro:
 
"Mamma, voglio una torta al cioccolato... NON DECORATA!!!"
 
Questo perché conoscendo i miei tempi biblici di progettazione rischiava di non vederla fino all'estate prossima, almeno :)
 
Per concludere vorrei rivolgere un pensiero a tutti voi che mi avete scritto qui sul blog, ma anche privatamente, e sostenuta in un periodo un po' particolare della mia avventura.
Grazie di cuore.
 
A presto,