venerdì 25 marzo 2011

Vita in trincea - di Serena P.





Madre mia,

perché esiste una cosa così orribile come la guerra?
Proprio ieri sera, dopo che io e i miei compagni eravamo tornati alla base, mi ero soffermato a pensare…
Non riesco ancora a credere che solo pochi mesi fa facevo parte del gruppo degli interventisti, non riesco ancora a credere che fossi uno di quelli che voleva la guerra.
Spero che Voi stiate bene, purtroppo però non posso dire lo stesso di me. La situazione qui in trincea è orribile, indegna di essere vissuta. La gente muore ogni minuto, la tensione è sempre molto alta perché ognuno di noi non sa cosa può succedergli da lì a un minuto.
Cerco sempre di tenere duro. Lo faccio per Voi, perché so che ogni giorno sperate di rivedermi a casa sano e salvo sotto il Vostro sguardo vigile e attento..
Purtroppo però non posso ancora esaudire le Vostre preghiere, perché io sono qui a combattere per un mondo migliore, per il mio Paese, per il nostro Paese.
La situazione qui è poi peggiorata quando l’inverno è cominciato. I giorni sono lunghi, freddi e noi stiamo tutto il dì in trincea tra il fango e l’acqua che scende ininterrottamente.
L’unica cosa che riesce a tirarmi su il morale e darmi la forza è lo spirito di fratellanza che c’è tra noi uomini, infatti lo scopo per cui ci siamo arruolati è comune e, alla sera, cerchiamo di aiutarci a vicenda ricordando come era la vita prima di entrare in questo inferno.
Nonostante questo però, io mi sento solo, perso... è come diventare pazzo.
Qualche volta non ci si rende neanche conto del tempo che passa e delle sensazioni che si provano, è come se qualcuno si fosse impossessato del mio corpo che ormai prova solo la sensazione dell’abbandono.
La cosa più orribile è però vedere come i soldati cadono a terra e muoiono senza nemmeno avere la possibilità di rivedere i loro cari, senza nemmeno sapere che la loro vita sta per giungere al termine da lì a poco…
Il Generale Leone continua a ripeterci di essere forti, di non farci sottomettere dalle emozioni e, alla fine del discorso, urla sempre “Savoia!” per farci ricordare il motivo per cui siamo qui: il nostro Paese, da sempre sotto la dinastia dei Savoia.
Oggi è stata una giornata orribile, l’esercito degli austriaci è riuscito ad entrare nel nostro territorio e a impossessarsi di un piccolo pezzo di terreno, in più, il numero dei morti è aumentato facendoci rimanere a non più di venti uomini.
Come procede invece la vita a casa?
Sapete Madre, non riesco a credere che ci sia gente che in questo momento non sia qui a rischiare la vita ma a vivere una giornata del tutto normale nei campi. Mi chiedo poi, quale sarà la situazione dopo la guerra perché con tutti i bombardamenti i terreni sono del tutto devastati e inutilizzabili per un buon raccolto.
Immagino quindi che la conseguenza sarà quella di una grande crisi economica e agricola… ma non pensiamoci per ora, perché di preoccupazioni ne abbiamo tutti troppe e abbastanza per tutta la vita.
Ora però devo salutarvi Madre mia, Vi lascio con la speranza di potervi scrivere ancora e soprattutto di poterVi abbracciare il prima possibile.

Con affetto

Giuliano

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Questo sopra è il testo che mia figlia ha scritto per la verifica di italiano a lei assegnata nei giorni scorsi.
Il titolo "Vita in trincea" doveva essere la lettera alla madre scritta da un soldato in trincea durante la Grande Guerra del 1915-18.

Immedesimandosi in questo soldato, Serena, è riuscita a scrivere questa lettera. La pubblico, dopo averle chiesto il permesso, perchè la trovo bellissima e toccante.

Serena, tesoro mio, grazie.
Ancora una volta, leggendoti, mi hai commossa.

La tua mamma

Donatella

19 commenti:

  1. E' talmente bella che ho pensato realmente fosse estratta da qualche raccolta di lettere di combattenti.
    Un bel dieci a tua figlia!

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  2. Questa lettera così toccante e emozionante è arrivata dritta al cuore,dai un bacio a Serena è stata bravissima,ha mostrato una sensibilità e un animo non da tutti.

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  3. Toccante davvero! Mi ha emozionata... grazie per avero condiviso con noi :)

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  4. Serena: sei speciale, te l'ho già detto vero??? e smettila di farmi commuovere, mannaggia a te!!!!!

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  5. Serena, emozionare con le parole toccando il cuore degli altri è un dono grande. Che solo le persone speciali con un grande mondo interiore possiedono.
    Coltiva questa tua meravigliosa dote, tesoro. Ti permetterà di volare in alto...
    Complimenti di cuore a te e ai tuoi genitori.

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  6. Che brutta la guerra... i miei nonni sono stati entrambi in guerra, lì uno di loro ha perso suo fratello e anche alcuni suoi amici, e ogni volta che vedeva scene di guerra in tv cambiava subito... io sono in Sicilia, la regione che forse è più in allerta di tutte in questo periodo, e non ti dico l'ansia... spero che tutto vada bene, che i diplomatici riescano a sistemare le cose, che torni la pace... il testo di tua figlia è bellissimo, falle i complimenti perchè è stata bravissima :)

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  7. mi ricorda la lettera di mio nonno che fece la guerra del 15-18 nel Carso in trincea, credevo l'avesse scritta uno di loro.....

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  8. non so se mi ha commesso di più la tua lettera ...o il tuo amore...baci Claudia

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  9. Sono davvero Ammirata dalla dolcezza e la sensibilità di tua figlia...non è da tutti sopratutto su un tema così delicato come la guerra.

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  10. E' proprio vero che il frutto non cade lontano dall'albero.
    Serena, come te, mia cara Donatella, è riescita ad esprimere in modo toccante, emozioni forti insieme di sofferenza, di amore, di speranza.
    Complimenti.. di vero cuore.
    Michela

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  11. Michela ha scritto esattamente quello che penso " cotanta figlia di cotanta mamma ".
    Dolcissima Serena sei una piccola donna piena di umanità e dolcezza...rimani sempre così.
    Un bacio grosso grosso.
    Paola.

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  12. Donatella, questa lettera scritta dalla tua Serena mi ha emozionata. Sai che ho incorniciata una lettera che mio nonno scrisse alla moglie mentre durante la Grande Guerra era autista delle prime ambulanze che facevano la spola tra le trincee e l'ospedale da campo? Lui partì come volontario (aveva già 6 figli, di cui il maggiore era un ragazzo del '99 chiamato alle armi) proprio perchè non poteva pensare di avere un figlio 16enne al fronte e lui a casa a Palermo. Le parole che scriveva a mia nonna erano simili a quelle scritte da Serena, anche se in un italiano misto a parole di dialetto siciliano, ma i sentimenti con cui l'ha scritta erano gli stessi.
    Non ho nessuna lettera di mio zio a mia nonna, ma sono certa che potrebbe essere simile a questa.
    Abbraccia quel tesoro da parte mia e dille che è arrivata direttamente al cuore di noi che l'abbiamo letta.

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  13. Serena ha letto ogni singolo commento lasciato qui sopra, a seguito della pubblicazione del suo tema.

    Ha letto con attenzione, sorridendo, ma sono certa che si è anche commossa e ringrazia tutti quelli che hanno voluto lasciare il loro pensiero.

    Resy: lo farò, stanne certa. Grazie.

    Donatella

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  14. molto toccante... sono rimasta colpita vedendo la foto, il contrasto è stridente... ma così attuale, per quanto anche le guerre si siano "modernizzate". Grande sensibilità e capacità di immedesimazione... ebbrava la tua "cucciola" ;-)

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  15. Complimenti Serena!!! E' stupendo sono rimasta davvero a bocca aperta!!! Spero abbia preso un bel 10 perchè te lo meriti tutto!!! BRAVA :)

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  16. bellissima grazie mi è servita d'aiuto. devo fare un compito e nn lo so fare thanks..... =)

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  17. aaaaaaaaaaaaaaaaa nn riesco a farlo............

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  18. é meravigliosa!!!! una lettera spettacolare.Complimenti Serena!!!mentre la leggevo sentivo come se la stesse scrivendo veramente un soldato. tanti saluti.
    Giulia

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  19. é meravigliosa!complimenti

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