domenica 21 ottobre 2012

Pensieri in libertà...

 
 
 
 

Questa volta non ho  nuove immagini da mostrare, non ho lavori da raccontare.

Quando l’amarezza prende il sopravvento mi ritrovo qui, sola con me stessa… con mille pensieri che vagano per la testa.

Disperatamente cerco di mettere ordine, cerco di dare loro un filo logico, cerco di dimenticare… o semplicemente di trovare quel po’ di serenità che mi spinge ad andare avanti ancora un po’, un passo dopo l’altro, in questa avventura.

All’inizio di questo mio percorso ero piena di entusiasmo, piena di convinzioni ingenue, forte della passione che sentivo e che mi ha spinta a percorrere una strada contro il parere contrario di tutti.
 
Ho accarezzato, coltivato i miei sogni, li ho trasformati in realtà e sono stata felice di avere avuto questa fortuna.
Non ho mai pensato di seguire questa strada per averne, un giorno, un tornaconto.

Ma la vita spesse volte ci spinge verso percorsi che nemmeno ci aspettiamo.  Così, pochi mesi dopo il primo corso con Eddie, mi venne proposto di tenere dei corsi… e la mia vita si è trasformata.

Insegnare mi piace moltissimo… ma è un “di più”. La cosa veramente importante per me, è seguire quell’ideale che è ancora nella mia testa: imparare e migliorare sempre di più.

Mentre percorrevo questa strada ho cercato di condividere il più possibile, quando scoprivo un libro utile ne ho parlato. Ho cercato di dare anche ad altri, appassionati come me, gli strumenti che con fatica e dispendio di tempo, trovavo.

Mi è capitato, a volte, di avere quelle che io chiamo ironicamente “idee meravigliose”, illuminazioni preziose che, capisco solo ora, hanno aiutato solo altri. A me hanno dato ulteriori delusioni.

Come quella di chiedere la traduzione in italiano del libro di Eddie Spence.

Chi mi segue forse ricorderà che proprio da quell’idea nacquero le traduzioni per Squires Kitchen. Ho accettato di fare quelle traduzioni perché non esisteva, e tuttora non esiste, nessuna letteratura. Anzi, no: ora esistono quelle traduzioni, per quel poco che valgono.

In molti avranno pensato che fossi stata pagata o che in qualche modo avessi avuto un ritorno di qualche altro genere.
No.
Nessun ritorno. Di nessun genere.
Solo la soddisfazione di averlo fatto e quei numeri sul blog che mi segnalavano quante volte fossero state scaricate quelle traduzioni.

Le mie soddisfazioni sono state del tutto personali: ho ricevuto il ringraziamento di Eddie, e questo è stato già moltissimo, ma in pochi, pochissimi, nonostante quei numeri che vedevo, si sono soffermati anche solo a lasciarmi un semplice “grazie”.

Quella che era nata come “un’idea meravigliosa” è rimasta sepolta in un cassetto: la traduzione in italiano del libro di Eddie nemmeno oggi, a distanza di oltre un anno, ha avuto un seguito.

Ho perseguito altri ideali… mi sono fidata e affidata a persone a cui ho offerto il mio lavoro, sempre fiduciosa.
Troppo.
Sempre in cambio di niente.
 
Stringevo nella mano quelle che credevo fossero pietre preziose. Ora di tempo ne è trascorso… apro le dita di quella mano e scopro che nel palmo altro non è rimasto che un mucchietto di cenere…
Insieme a questo, nel corso del tempo, ho vissuto la delusione di vedere quotidianamente che anche in questo mondo la cosa più importante è sapersi vendere.

E ora è arrivato il momento di tirare le somme.

Da diverso tempo lo dico… ma ultimamente, sempre di più, sto maturando una decisione.

Alcune porte che credevo aperte si stanno forse chiudendo. Altre forse si apriranno.

E’ un momento di svolta: di confusione e riflessione.

Perché forse, in questo turbinio di emozioni, ultimamente troppo spesso negative, mi sono persa.

E ho bisogno di ritrovarmi.