martedì 9 novembre 2010

Una cresima in bianco e blu... :)


Realizzare bomboniere, torte e quant'altro per le cerimonie dei maschietti mi mette sempre un po' in difficoltà, ma questa volta mi sono divertita a creare queste roselline blu per decorare i vasetti di zucchero e i confetti.
Ed un piccolo tocco di ghiaccia reale...non può mai mancare :)

Quindi ecco la mia ultima produzione di zucchero - sempre ispirate da Paola Lazzari -.

Qualche foto...







A presto,

Donatella


venerdì 5 novembre 2010

giovedì 4 novembre 2010

Royal Icing - Corso a Milano 31-31 Ottobre 2010 : Due giorni intensi... da ricordare :)


La sala è ormai vuota.
Rieccheggia ancora dei sorrisi, delle emozioni appena vissute...
C'è zucchero ovunque: sulle sedie, per terra e anche sui miei occhiali, che ho chiusi nella loro custodia. Pulirò tutto una volta arrivata a casa.

Ho salutato tutti. Ci sono solo io con i tavoli ancora da riordinare...le sedie scostate...
Io che, attraverso la porta a vetri, sto guardando il cortile interno della Scala di Giacobbe, questo magnifico ex convento ristrutturato...così suggestivo ora, con il suo pavé lucido, bagnato dalla pioggia che per tutto il giorno ci ha accompagnate...
E l'ulivo, al centro del cortile...solitario, che protende i suoi rami verso il cielo, con le sue foglie argentee che brillano, illuminate dalle luci del cortile.
Io, che sto per caricare nella mia Turchina, la mia automobile tutta azzurra, parcheggiata proprio fuori con il portellone aperto, tutti miei attrezzini, imballati in scatoloni di cartone.

Ho ormai salutato tutti: Adriana e Federica, le "SILOVOGLIO" , organizzatrici del corso, splendide compagne e collaboratrici, che mi hanno seguita in queste due giornate.

Le mie "allieve" se ne sono già andate tutte. Saluti, abbracci, baci, promesse di sentirci presto, scambi di indirizzi virtuali, e non, si sono profusi fino a poco fa....

Carico velocemente in macchina tutte le mie cose...so per certo che avrò dimenticato qualcosa, come al solito...ma non importa...ci penserò domani.

Accendo  la macchina, programmo il navigatore, con la speranza che mi porti dritta a casa (speranza disillusa quasi immediatamente ahimè...) e varco il cancello.

Sto guidando, la musica della radio in sottofondo, dentro di me si susseguono tutte le emozioni delle due giornate appena trascorse.

Fin dal mattino del primo giorno, quando arrivata ancora prima dell'alba davanti all'entrata principale dell'ex convento, pronta per cominciare quest'avventura, sono lì...che suono il citofono...il mio cellulare in mano con un messaggio di Federica che mi scrive "Sono in cucina, quando arrivi suona"...
E infatti io suono...ma non apre nessuno...non riesco a telefonare a Federica...e mi domando:"E ora che faccio?"

Vedo il calcello che si apre, il viso pulito di Federica che, sulla porta, in fondo al grande giardino antistante la costruzione, mi sorride, mentre si stringe alle spalle lo spolverino di lana, rabbrividendo per freddo.

Mi saluta, e con la sua voce dolce mi dice di entrare dall'ingresso secondario, in modo da scaricare la macchina con più comodità.

Le chiedo subito se è possibile avere un caffé...lei, che sta già preparando tutto, mi fa vedere una caffettiera enorme: preparerà il caffé e lo verserà nei contenitori termici in modo che rimanga caldo per qualche ora.

Cominciamo col preparare le postazioni. Il sole si sta alzando: sarà una bella giornata.

Verso le nove del mattino..ecco arrivare le prime partecipanti: tutte mi salutano, mi baciano sulle guance...sento i loro occhi curiosi...
So che molte persone, conoscendomi solo attraverso l'universo virtuale, mi immaginano molto alta...ma io, nella realtà, sono piccola nel mio metro e sessanta di "altezza".

L'agitazione, che fin dal mattino appena sveglia, mi aveva attanagliato, pian piano svanisce, lasciando il posto all'emozione di sapere che queste ragazze sono venute qui, volando anche da molto lontano, per seguire il mio corso...

Tutto è pronto...cominciamo.




La strada è lucida per la pioggia: Continuando a seguire le indicazioni che mi fornisce la voce femminile del navigatore...mi trovo a Milano...zona Fiera...
Ma dove mi ha portata???

Lo riprogrammo, pensando di avere sbagliato e lui mi fa tornare indietro - menomale, penso io...finalmente torno a casa ... (pia illusione!) - e riprendo il viaggio.

Intanto i ricordi fluiscono nella mia mente, le emozioni mi riavvolgono, quasi le stessi rivivendo una seconda volta.


Dopo una breve introduzione cominciamo subito con la copertura della placca in pasta di zucchero, l'impressione del disegno che realizzeremo per la tecnica a Brush Embroidery e la decorazione del bordo della placca con i crimpers.
E poi via: subito con la preparazione della ghiaccia reale, che ognuno di noi preparerà a mano.

Sorrido, quando vedo le ragazze che faticano con me dovendo mescolare con vigore per oltre dieci minuti...in effetti è un bello sforzo: io sono abbastanza abituata ma per alcune di loro è la prima volta.
Aggiustiamo la consistenza, verifico che tutte abbiano raggiunto quella che ci serve, coloriamo la ghiaccia e cominciamo.





Mi siedo al tavolo di una delle ragazze e spiego la tecnica. Mostro loro come procedere e subito tutte si mettono al lavoro.


Con molto impegno piano piano il disegno comincia a formarsi.


Sono soddisfatta dei lavori realizzati. Quel che mi preme è che imparino la tecnica...poi il tempo e l'esercizio a casa renderà i loro lavori sempre più belli. Ma come prima volta i risultati ottenuti sono davvero molto buoni.
Saluto le ragazze che hanno partecipato solo a questo modulo, e, dopo una breve pausa, riprendiamo.



Secondo modulo: Broderie Anglaise.
Realizziamo la placca bianca smerlata che andrà sulla base rosa antico che ho già preparato a casa. Imprimiamo il disegno e cominciamo il lavoro di intaglio con il manico di un pennello. Prepariamo ancora la ghiaccia reale: decidiamo che, questa volta ne realizzeremo una ciotola in due, almeno per chi ha già partecipato al modulo precedente. La fatica comincia a farsi sentire...

Poi mi siedo e mostro come realizzare questa tecnica.







La difficoltà principale, per realizzarla bene, è quella di utilizzare un beccuccio dal foro piccolissimo, il n. 0, per contornare gli intagli fatti in precedenza, in modo da ottenere l'efetto pizzo.
Quasi tutte, alla fine del modulo sono riuscite a terminare il lavoro...e questo, per me, è già un grande traguardo.

La giornata è terminata e c'è spazio per scattare qualche foto ricordo prima di andare a cena.





Nel frattempo la giornata è diventata grigia, poi ha cominciato a piovere...

...la stessa pioggia che batte ora, sul parabrezza della mia macchina mentre sto tentando, con le poche  forze che mi rimangono, di tornare a casa....
Il rumore dei tergicristalli sembra dare il ritmo alla musica...

Dopo essere entrata  ed uscita  dalla stessa autostrada almeno tre volte, decido di parcheggiare e chiamare mio marito che, mentre tento di spiegargli che il navigatore continua a farmi andare avanti e indietro senza meta, continua a urlare nella cornetta "MA DOVE SEI.....DOVE SEIIIII????!!!!!!" e si arrabbia ancora di più quando non so rispondere.
Finalmente ottengo da lui qualche indicazione utile sulla direzione da seguire...e riprendo il viaggio...




Ritorno con pensiero alla mattina : è la seconda giornata.  Modulo a otto ore: ralizzazione della torta.

Il progetto  è molto impegnativo e ambizioso: quasi una sfida. Avverto subito le partecipanti che non avrò molto tempo per rispondere alle domande, se avanzeremo tempo lo farò alla fine del corso.
Ricopriamo di pasta di zucchero la torta di polistirolo, il vassoio, Prepariamo ancora la ghiaccia reale, e cominciamo con alcuni esercizi preparatori alla realizzazione dei laces che contorneranno il top e le pareti della torta.

Dopo una brevissima pausa, perchè siamo in ritardo sui tempi, cominciamo la preparazione alla decorazione del topper.
Sempre per motivi di tempo metto al lavoro anche Adriana e Federica, che riportano i patterns delle decorazioni, sulle pareti della torta con un punteruolo in modo che si possa subito passare alla decorazione a Garrett Frill.

Mostro come realizzare la decorazione delle pareti della torta.

Io, invece, realizzo la decorazione con la ghiaccia reale delle placche, attacco i fiorellini. Non avrei voluto farlo io, ma il tempo stringe.






Quindi passiamo al posizionamento dei laces, con l'aiuto di un pennello, sul top della torta : operazione alquanto delicata.


Mi ero riservata un "asso nella manica" : a casa avevo preparato più di un migliaio di laces, già pronti, nel caso quelli realizzati al corso non bastassero o si fossero rotti.

Con mia grande soddisfazione, invece, quasi tutte le ragazze hanno attaccato quelli realizzati da loro. Pochissime mi hanno chiesto i miei "pezzi di ricambio".
Mentre stiamo terminando il nostro progetto vedo una grande soddisfazione illuminare gli occhi delle mie compagne d'avventura.
La stessa che ho io, quando passo, tavolo per tavolo, a controllare e ad ammirare il loro lavoro.

Abbiamo finito. Il progetto è stato portato a termine. Tutte insieme ce l'abbiamo fatta.
Per la verità solo una ragazza non ha terminato la decorazione della torta poichè, per problemi di viaggio, ha dovuto abbandonare il corso un po' prima.
Tutte le altre porteranno a casa il loro lavoro completato.


E' il momento dei saluti. Delle foto.
Non sono abituata a farmi fotografare in questo modo. Già mi immagino come le rovinerò con la mia immagine...ma non posso sottrarmi.


Ognuna delle ragazze ha voluto una foto con me. Ho abbracciato e baciato tutte, con quel senso di rimpianto che mi accompagna sempre al termine di una bellissima esperienza.

Anche Adriana, al mometo di lasciarmi mi abbraccia forte. Federica non c'è: sta accompagnando le partecipanti che devono andare in aeroporto.

E mentre ripenso a queste due giornate, arrivo finalmente a casa.

Pavia, in questa domenica  sera d'autunno, bagnata dalla pioggia, mi accoglie con le sue strade quasi deserte. Le luci gialle dei lampioni illuminano le case e gli alberi che,  rispecchiandosi nell'acqua del Naviglio, creano quasi un piccolo mondo riflesso.

Telefono ad Adriana che, preoccupata, voleva sapere quando fossi arrivata a destinazione. Ci sono...con un paio d'ore di ritardo...
Esco dalla macchina e mi fermo sotto il portico con le mani in tasca.

Ho un ultimo ricordo: Fiorella.
Mi aveva già scritto qui, sul blog, dicendomi che sarebbe venuta "dal profondo sud"  per partecipare al mio corso.
La rivedo mentre parliamo : ad un certo punto mi accorgo... che i suoi occhi si riempiono di lacrime...e mi sembra impossibile che questo sentimento sia dedicato...a me.
Anche io, alla fine del corso con il "mio" Eddie mi ero commossa, arrivando fino a piangere, al momento dei saluti....
Fiorella: quel momento è una perla preziosa che conservo nel mio cuore. Grazie.

Mi avvio verso il mio portone. Entro in casa accolta dai miei bambini che mi accolgono prendendomi tutto dalle mani. Non capita spesso che non vedano la loro mamma per due giorni: in genere queste piccole attenzioni sono dedicate al papà che è via tutta la settimana. Ma questa sera sono dedicate a me.

Ancora adesso, a distanza di qualche giorno, provo un senso di "pienezza" e soddisfazione: la consapevolezza di aver dato tutta me stessa, di non essermi risparmiata in alcun modo.

Sapevo fin dall'inizio che avrei vissuto una bella esperienza, ma ancora una volta, la realtà ha superato le mie aspettative.

Grazie di cuore: ad Adriana e Federica che mi hanno dato la possibilità di viverla.
Ma grazie anche a tutte le mie "allieve" che hanno avuto fiducia in me, tanto da parteciparvi.

A presto,

Donatella