domenica 28 febbraio 2010

Il compleanno di Roberta



Roberta è stata la maestra, alla scuola materna, di Serena e di Matteo: una maestra davvero speciale, tant'è che nel corso degli anni siamo diventate amiche. Purtroppo non ci vediamo quasi mai, ma ogni anno, da diverso tempo a questa parte, viene con noi una settimana al mare...una settimana tutta per noi, per me e per i bambini. Ed ogni anno, seppur consapevoli di quello appena trascorso senza frequentarci, ci sembra di non esserci mai lasciate: al mare la magia dell'amicizia si rinnova, e durante l'anno che verrà la dolcezza di quei giorni trascorsi insieme ci accompagnerà col calore del suo ricordo...
Quindi quando Roberta mi telefonò per chiedermi di farle la torta di compleanno...beh non ci fu nemmeno bisogno di pensare: questa torta sarebbe stata il mio regalo per lei... per lei che è così speciale.
L'idea della placca centrale è stata presa dal bellissimo libro di Lesley Hebert "Professional Touches" mentre il disegno dei laces laterali è tratta dal libro di Norma Laver "Piping in Icing".
Per la prima volta ho tentato la tecnica "brush embroidery" e mi è sembrata carina, anche se ovviamente tutto è da perfezionare.
Vassoio dipinto con fiori altenati in brush embroidery, placca centrale dipinta - fiori e alcune foglie in brush embroidery - .
Ho trovato difficilissimo lavorare col conetto sul lato della torta giacchè non avevo alcun appoggio per la mano (tremava...tremava...tremava), e questa è la cosa che davvero vorrei migliorare!!
Comunque, quando oggi è venuta a prenderla mi è sembrata davvero felicissima...sorrido sempre quando sento dire che non vogliono tagliare le mie torte...però nel caso di Roberta un po' sono preoccupata: proprio a lei, l'anno scorso, avevo regalato dei biscotti decorati e alcune zollette, decorate anch'esse: beh...lei li conserva ancora e spero proprio che la torta non faccia la stessa fine....
Ecco alcune foto:















Buon compleanno Roberta!!
Donatella



venerdì 12 febbraio 2010

I gattini di Eva: cronaca di una giornata "NO"



Capita nella vita che si attraversino giorni "si" e giorni "no".

Per me, ieri, era decisamente una giornata di quelle "NO" scritta con entrambe le lettere maiuscole...

Tutto comincia quando circa due settimane fa Cristina, mia sorella, mi domanda una torta da regalare ad una sua amica che ha cinque gattini..

- Ma certo che te la faccio! Non c'è problema, dimmi i colori dei gattini...sì, sì, tranquilla la faccio io! -

Le ultime parole famose...

La giornata è cominciata con la base - la solita Chocolate Truffle Cake di Diletta (Lo Scief Scientifico) che mi è stata espressamente richiesta - già farcita di ganache al cioccolatoe ricoperta di chocolate ganache buttercream (metà ganache e metà crema di burro).

La copertura di una torta è il primo passaggio fondamentale per la buona riuscita di una torta decorata...ed io ci dedico davvero molta tempo e cura.

Perfetto. Si comincia.

Intiepidisco la pasta di zucchero nel microonde, la lavoro un po'...sto attenta a bucare tutte le bolle d'aria che inevitabilmente si formano...insomma tutto procede al solito.Molto professionalmente sollevo la pasta di zucchero con il mattarello e dolcemente la stendo sulla torta.Accarezzo la superficie in modo che la pasta di zucchero aderisca bene e, piano piano, arrivo alla fine e la torta è completamente ricoperta.

Eppure qualcosa di strano c'è:
la pasta di zucchero nella parte superiore si è assottigliata così tanto, da far intravvedere un'ombra più scura che parte dal bordo e scende di almeno due centimetri!!!

Oddio!!! Ora come faccioooo???

Idea meravigliosa: ricopro con un altro strato sottilissimo e tutto va a posto!

Proviamo.

Inumidisco la superficie della torta, stendo un altro po' di pasta di zucchero bella sottile...e cerco di ricoprire...

La sfoglia si appiccica in un modo quasi inverosimile alla superficie umida sottostante e, essendo sottile, crea delle meravigliose onduazioni proprio come i "volant" che con tanta fatica faccio io per decorare le mie torte...ecco: ho trovato un altro modo per farli...semmai volessi ricreare quest'effetto così artistico....

La guardo...e mi viene da piangere: sembra una sottospecie di abito da sposa con una gonna molto ampia e tutta scomposta.

Disperatamente decido di botto di rifare tutto daccapo. Strappo tutta la pasta di zucchero, che butto direttamente in pattumiera, essendo di un bel color marroncino tonalità "chocolate ganache buttercream"...

E naturalmente insieme alla pasta di zucchero viene via anche tutto l' "intonaco" sottostante...

Ma chi me lo ha fatto fare, a me, di ricoprire la torta di questa roba tutta marrone.... che non vi dico cosa mi ricorda...?Non c'è che dire: proprio una giornata di m....Tanto per rimanere in tema.Su quest'onda mi rifugio in bagno, mi guardo allo specchio e mi dico da sola:
-Ce la farai Donatella!-
E contemporaneamente stendo il braccio e sollevo il pollice destro...

Se, nel caso, mi rimanesse ancora qualche dubbio sul mio equilibrio mentale di questi ultimi tempi ora, con questo ultimo gesto...me lo sono chiarito...

E meno male che ho ancora qualche rimasuglio della famigerata buttercream marroncina...OK. Adesso riprendo.

Questa volta prendo il tavolo e lo sposto direttamente sotto la finestra, in modo che la luce del giorno mi aiuti a visualizzare subito eventuali difetti...Sono indecisa se inforcare un secondo paio di occhiali e infilarmeli direttamente sopra quelli che già indosso...mannaggia all'età...

Intonaco ancora, stendo la sfoglia e ricopro...ecco...

Stavo quasi per credere che tutto stesse procedendo per il meglio e che l'episodio di prima fosse solo un episodio appunto. Invece no.

Con il tavolo girevole dell'Ikea guardo bene la torta: con orrore noto quelle orribili crepine che mi si presentavano fino a qualche tempo fa, e che mi ero convinta (leggi illusa) di avere sconfitto con un po' di tecnica- seeee, come no... - e che invece sono proprio lì, sul bordo superiore della torta, proprio dove la pasta di zucchero si piega per aderire alle pareti. Ho voglia io... ad accarezzare... a lisciare... a passare un altro pezzo di pasta di zucchero con un po' di zucchero al velo nel palmo della mia mano per cercare di cancellarle. Niente, non se ne vanno.

A questo punto ingaggio una lotta furibonda con la torta...O lei o io. La guardo e penso:

- Avrai forse vinto una battaglia, ma la guerra la vincerò io!! Questa torta s'ha da fare! -.

Lei rimane impassibile. Cercando di convincermi che questi difetti sono visibili a me soltanto continuo ad osservarla....e mi accorgo che delle bolle d'aria sono rimaste intrappolate tra la pasta di zucchero e l'intonaco della... maledetta. Non si vuole dare proprio per vinta...Comunque...prima di farla scomparire dalla mia vista, in frigo, cerco di rimediare il rimediabile.

Alle 16 ho a malapena ricoperto la torta. Ho ancora da fare:

- cinque gattini tutti di colori diversi

- una cuccia per gatti che li accolga

- il fiocco e decorazioni varie di contorno...

Meraviglioso: finisco la settimana prossima.Peccato che debba essere pronta per domani sera...

In pochissimo tempo faccio il nastro azzurro, il fiocco alla bell'e meglio e modello il primo gattino, quello che dovrebbe essere tigrato rosso.

Bimbi in arrivo. Smetto e riprendo più tardi.

La sera i cinque gattini sono tutti pronti; faccio la cuccia e, in breve, ecco che il topper prende forma proprio come l'avevo pensato nella mia mente: la fretta mette le ali ai piedi, si dice, io ho le ali nelle mani.

Per fortuna gli animaletti non mi creano problemi...sarà che ne ho tre, di razza umana, in giro per casa...

Mi metto all'opera e comincio a dipingere i fiorellini sul nastro girotorta, sul fiocco, e sulla cuccia, in modo da ingraziosire il tutto. Decoro con la stessa fantasia anche il bordo bianco perchè mi piace coordinare tutto. Sono rilassata...e mi piace vedere come qualche tocco di pennello modifichi l'aspetto dell'insieme.

Lo dicevo io che la guerra l'avrei vinta, alla fine!

E oramai sera tardi, monto il topper sulla torta e vado a riposare un po': domani farò la scritta di auguri e dipingerò con la stessa fantasia anche quella.

Il giorno dopo mi alzo prestissimo e scendo in cucina. Mi accoglie una temperatura polare: ho dimenticato la finestra aperta tutta la notte...L'umidità è un ambiente PERFETTO per le torte decorate...ed infatti appena tolgo la torta dal frigo comincia a trasudare vistosamente...
Sto guardando dei gatti TRASUDANTI!!!
Nello spostarla, oltretutto, innavvertitamente la colpisco con una mano e...

L'unghia del dito anulare della mia mano sinistra affonda nella pasta di zucchero umida e lascia un segno indelebile...ovviamente sul davanti..- eddove sennò?? -. Cerco di correre ai ripari, ma è difficile: devo aspettare che si asciughi almeno un po'...oltre al riscaldamento accendo anche tutti i fornelli per asciugare in fretta la torta...alla faccia della crisi...

Quindi incomincio a spolverarla di zucchero al velo, cercando di aiutarla ad asciugarsi, ma lo zucchero si appiccica alla torta, nei punti ancora umidi, e lascia anche lì macchie opache.

Ma perchè mi è venuta la passione per i dolci decorati?...continuo a domandarmi...

Mah...

Lavoro con lo smoother, cerco di piallare, piallo di qua e lascio segni di là, le bolle d'aria si spostano..e alla fine mi arrangio alla meno peggio convinta che nulla potrò, oramai, contro la sorte avversa...

In questo stato d'animo realizzo le lettere. Mentre bevo un caffè si asciugano un po', e posso procedere con i pennelli.

Ore 7: la torta è pronta, finita e in frigorifero.

Serena scende a fare colazione e lei, sempre così critica nei miei confronti, mi dice che è bellissima, le piace tantissimo anche solo per la decorazione del nastro a fiorellini...e io allora sorrido: se piace a Serena vuol dire che alla fine ho vinto io!

Così comincia la mia giornata, alla fine ce l'ho fatta anche questa volta...anche se non è perfetta...e questa volta non lo è davvero, la trovo carina...

Speriamo piaccia tanto anche alla destinataria.


Eccola:

il particolare del bordo della torta con la scritta e nastro/fiocco dipinto a fiorellini:



Per concludere:

CHI LA DURA... LA VINCE!!!
L'importante è mantenersi saldi nella determinazione...solo che, a volte, non è affatto semplice.


Donatella


sabato 6 febbraio 2010

Biscotti di S.Valentino...vintage!


S. Valentino...e un anno di Blog...
Già...perchè è trascorso un anno da quando decisi di avere questo spazio tutto mio.
Per festeggiare, quindi, dopo un certo periodo di inattività pubblica, perchè in realtà non trascorre giorno che io non giochi un po' con la mia ghiaccia, ecco i miei biscotti...e, questa volta, sono ricoperti e decorati totalmente con la ghiaccia reale con tecnica runout.
Alcuni a forma di cuore, altri ovali, tutti comunque con un piccolo cammeo centrale, in ghiaccia reale anch'esso, dipinto da me. Mi rendo conto che devo perfezionare la tecnica: un conto è dipingere sulla pasta di zucchero, tutt'altro dipingere sulla ghiaccia.
Finora avevo sempre utilizzato coloranti misti a qualche goccia d'acqua. Per dipingere sulla ghiaccia, invece, ho dovuto utilizzare alcool alimentare, del genere che si usa per la frutta sotto spirito, questo perchè, essendo l'acqua la peggiore nemica della ghiaccia reale, volevo che i colori asciugassero prima possibile.
I cammei sono davvero piccolissimi, circa 2.5 cm. di altezza e, credetemi, dopo aver dipinto e decorato gli occhi mi facevano davvero male.
Comunque eccoli :
Puor toi, mon amour...


Di ispirazione Marie Antoinette...


Filigrana...



e...tutti insieme...appassionatamente!




La ricetta che utilizzo per i biscotti è quella che mi diede tempo fà la mia amica Cinzetta alla quale aggiungo 2 cucchiai di Marsala e la buccia grattugiata di 1 limone.
Pasta frolla al burro:

500 gr farina 00
250 gr. burro
150 gr. zucchero al velo
1 uovo intero
1 pizzico di sale
aroma a piacere
Anch'io, come Cinzietta, faccio lavorare il mio Ken (alias Kenwood) e metto burro freddo a tocchetti, zucchero, il sale l'uovo e gli aromi. Utilizzando la frusta K faccio amalgamare tutti gli ingredienti e quindi aggiungo la farina. Aziono ancora il Ken e lo lascio lavorare finchè non ottengo una palla.
Avvolgo tutto in pellicola trasparente e metto in frigo a riposare per qualche ora.
L'impasto si può congelare ma prima di utilizzarlo lasciarlo scongelare in frigo per una giornata in modo che torni alla temperatura adatta gradatamente.
Per la mia, poca, esperienza è essenziale che i biscotti già tagliati siano freddissimi prima di infornarli: in questo modo la loro superficie si manterrà bella piatta e adattissima alla decorazione.
E' stato un gran divertimento realizzarli e conto di ripetere ancora l'esperienza :) !
Donatella